Articolo 24live.it sul voto al Bilancio da parte del PD

“Il bilancio di previsione dovrebbe essere uno strumento partecipato che permette alle Amministrazioni locali di gestire in maniera trasparente ed efficace i fondi a disposizione, facendo partecipare i cittadini alle decisioni di allocazione delle risorse. Così purtroppo non è stato”. Il consigliere del Pd Lorenzo Gitto, a nome del gruppo, pur votando il bilancio, ha espresso rammarico per i tempi di approvazione molto stretti, che hanno obbligato la maggior parte dei consiglieri ad assumere poche decisioni, che avessero l’efficacia di riportare, in meno di due mesi, il pareggio di bilancio. “Scelte e tempi determinati da fattori esterni ed interni – affermano – fanno sì che il bilancio, con tutti i sui allegati e atti propedeutici esterni, produca i suoi effetti di previsione solo su meno di due mesi. Nonostante ciò, abbiamo votato per l’approvazione per un atto di responsabilità, ma auspichiamo, che già da subito si possano approntare le iniziative, affinché già per l’anno 2013 possano essere riviste le decisioni, con le quali oggi mettiamo mano alle tasche dei cittadini. Pertanto, l’impegno di tutti e in primis della giunta municipale dovrà essere quello di ridurre l’Imu e l’Addizionale Comunale”.
I consiglieri del Pd esprimono amarezza per non aver potuto discutere e confrontarsi, a causa dei tempi ristretti: “Avremmo voluto ragionare, confrontarci, fare delle proposte sicuramente non a fine ottobre e non di corsa, con la preoccupazione di un Commissario.
Avremmo voluto il tempo necessario, per poter dire meglio la nostra su questo bilancio da proporre alla città, anche perché qui abbiamo in mano oltre 200 pagine che incidono inevitabilmente sulle tasche delle famiglie barcellonesi e ci riferiamo alle scelte dell’addizionale comunale Irpef, all’aumento dell’Imu per la seconda casa, per le tariffe sugli impianti sportivi. Avremmo voluto affrontare insieme e meglio lo stato “drammatico” dei conti dell’Ente che ha subito la scure del governo per la sanzione per lo sforamento del patto di stabilità, del mancato trasferimento dell’addizionale energia elettrica. A ciò si aggiunga anche il mancato rispetto dei parametri economici per l’anno 2010 che ha fatto rientrare il nostro Comune nell’applicazione delle previsioni quale “ente strutturalmente deficitario”, che ha comportato l’obbligo di porre a carico dei cittadini i quali usufruiscono dei servizi a domanda individuale della compartecipazione economica di almeno il 36%. In tal ottica si è dovuto provvedere a rimodulare le tariffe dei servizi. In riferimento dell’applicazione della sanzione per lo sforamento del patto di stabilità abbiamo proposto e suggerito all’amministrazione attiva, di proporre ricorso alla luce della sentenza di incostituzionalità del 9 agosto 2012 del decreto legislativo n. 118 del 2011. Su tale proposta avanza da Partito Democratico a tutt’oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta formale. Purtroppo, dobbiamo giudicare tale atteggiamento non in maniera positiva e, prendiamo atto, nostro malgrado, di qualche comportamento individuale poco collaborativo e molto poco costruttivo”.

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