Ho chiesto l’immediata convocazione dell’Assemblea del PD Barcellonese nella stessa notte dello spoglio delle elezioni delle europee. Nella stessa notte perché la portata del voto assumeva un risultato storico che andava oltre tutte le previsioni. Un voto che ha travolto anche quei piccoli giochini delle preferenze. Il voto dato al simbolo del PD è stato davvero dirompente ed una riflessione su cosa sia oggi questo partito non poteva essere fatta dentro un organismo direttivo spesso non rispondente più alla realtà. La partecipazione a quell’Assemblea è stata la testimonianza vera che il PD è tanto, la voce della base ha chiesto un immediato cambiamento e così nella stessa Assemblea ho rassegnato le dimissioni dal direttivo locale del Partito Democratico. Oggi sono stato alla Direzione del Partito Democratico Barcellonese per invitarlo a fare tutti un passo indietro e convocare immediatamente un congresso per riconnetterlo alla realtà. Fossi stato il segretario cittadino non ci avrei pensato un attimo, non mi sarei arroccato in un auto-panegirico, non avrei cercato appiglio in una supposta formalità sul chi deve convocare il Congresso. Fossi stato il segretario avrei messo le mie dimissioni sul tavolo per aprire un confronto libero proiettato nel futuro perché la caverna dentro cui vive questa dirigenza sta cascando. Fossi stato il segretario non avrei convocato una direzione per capire il voto o per capire cosa fare in città perché oggi il Partito Democratico non è più quello di qualche tempo addietro. Non sono il segretario e quindi ho suggerito questa strada anche oggi. Pippo Biondo
