Agli amici di Big Bang

Leggo una nota riguardanti le dimissioni di un gruppo di iscritti a Big Bang barcellonese dalla stessa associazione poichè sarebbero state tradite le aspettative originarie…. Purtroppo non ho avuto modo di conoscere idee, progetti e più importante, le persone firmatarie. Sono certo che ne avrei ricavato un arricchimento. Ed è per questo che esprimo questo appello affinchè continuino e coltivano quelle aspettative dentro il PD. Il PD è alla vigilia di un congresso che deve essere necessariamente di cambiamento. Non essere presenti significa non esserne protagonisti, significa non “contaminarne” positivamente le progettualità future. Come Presidente del circolo “i Democratici” e come uno che ha sostenuto Cuperlo, quindi non Renzi, nè alla prima ora nè alla seconda, mi auguro in una vostra presenza nel PD che verrà. Pippo Biondobig bang

Un commento su “Agli amici di Big Bang”

  1. Bravo Pippo. Sono d’accordo con te…Un cambiamento…. Un atteggiamento maturo e serio da parte tua e vostra. E’ la stessa “maturità” politica richiamata, dall’intervento di Paolo Genovese, e dal mio, il 30 dicembre 2013.Una serata, per me, “illuminante”. Le dimissioni menzionate nel tuo articolo, su “i democratici”, non sono dimissioni dal PD barcellonese. Tutt’altro, insieme ad altri, lavoreremo per questo “comune” obiettivo. Che non è di vivere la “prima fila” in attesa di una “nomination” di Renzi, ma di rinnovare il modo di fare politica del nostro partito. Nell’interesse esclusivo del PD, della politica e della città. Arrivando ad unificare i circoli, ad es., e di smetterla con la “guerra fratricida dei vari circoli\anime”. Cominciando ad avere una univoca linea politica e programmatica, in nome di tutto il PD. Dobbiamo rilanciare una azione politica e lavorare sul nostro territorio, con un programma, o varie piattaforme di pubblico servizio, per rendere sempre più attrattivo questo PD. E da anni, ai miei occhi, non lo é. I leaders, sai benissimo, vanno e vengono, mi interessano i “valori”, la passione, le”innovazioni”, la cultura ed i contenuti politici che questi possono trasferirti. Solo per questo “mi onoro” di essere stato il primo renziano della nostra città. Ma personalmente non mi è piciuto “l’affaire Letta” e ancora meno un terzo governo, non votato dagli italiani, con Alfano. B.D.

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