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Primarie

E ‘ possibile registrarsi per votare alle primarie del centrosinistra anche domenica 25, tuttavia per evitare lunghe code si invitano quanti volessero partecipare a registrarsi presso i punti già dislocati in città:

sopra 2 milioni

CIRCOLO SEL BARCELLONA POZZO DI GOTTO 5 – CIRCOLO SEL
VIA UMBERTO PRIMO 277, BARCELLONA POZZO DI GOTTO Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 17:00 alle 20:00 LUNEDI A DOMENICA
CIRCOLO PD BARCELLONA POZZO DI GOTTO 4 – CIRCOLO PD
VIA GARIBALDI  , BARCELLONA POZZO DI GOTTO Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 17:00 alle 20:00 LUNEDI A VENERDI
CIRCOLO BARCELLONA POZZO DI GOTTO 2 – BARCELLONA 3
VIA UMBERTO 43, BARCELLONA POZZO DI GOTTO Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 18:00 alle 20:00 LUNEDI A VENERDI
BARCELLONA POZZO DI GOTTO 6 – CIRCOLO PD
VIA GARIBALDI 492, BARCELLONA POZZO DI GOTTO Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 17:00 alle 20:00 LUNEDI A SABATO
BARCELLONA POZZO DI GOTTO 3 – PSI
VIA SAN GIOVANNI , BARCELLONA POZZO DI GOTTO Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 09:00 alle 13:00 LUNEDI A VENERDI Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 16:00 alle 18:00 LUNEDI A VENERDI
BARCELLONA POZZO DI GOTTO 1 – ASSOCIAZIONE
VIA ROMA 272, BARCELLONA POZZO DI GOTTO Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 09:00 alle 13:00 LUNEDI A VENERDI Dal 12-11-2012 al 25-11-2012 dalle ore 16:00 alle 18:00 LUNEDI A VENERDI

A proposito della Conferenza Stampa della Sindaca

Ero presente, ma ai margini, alla conferenza stampa della Sindaca Maria Teresa Collica, soprattutto per scelta, perché non volevo aggrapparmi a qualche frase estemporanea magari anche frutto di una riflessione sofferta e così non cedere anche a quella “fossa dei leoni” che i fans interessati vorrebbero vedere.

Sono tanti quelli che pensano che non ci possa essere un futuro senza i Nania, erano tanti anche quelli che pensavano così di Santalco.

Ma il futuro, la qualità del futuro è una possibilità.

Ero presente perché si è sollevato un polverone su un tema non all’ordine del giorno: dal circolo del PD che presiedo abbiamo criticato l’Amministrazione sul ritardo relativo al ricorso sul Patto di stabilità così come in Consiglio Comunale in sede di approvazione di bilancio i consiglieri comunali hanno criticato la metodologia con cui quelle 200 pagine di numeri, numeri implacabili per le tasche dei cittadini, sono giunte nella mani dei consiglieri non consentendogli di svolgere la legittima funzione democratica di controllo e proposta.

Ma di colpo si è scatenata una rincorsa giornalistica sul rimpasto amministrativo, mi è stato chiesto se esiste un comunicato ufficiale in tal senso e rispondo serenamente che non esiste.

Ma i fans ed il linguaggio veloce di internet ha trasformato la libera attività di un partito in una favola, tanto da costringere a chiarimenti.

La Sindaca ha fatto la sua parte: una conferenza stampa.

“Nella sua nota opera teatrale dal titolo Marat_Sade, Peter Weiss mette in bocca al marchese de Sade un commento ironico sulla delusione post-rivoluzionaria ….Dice il divino marchese che prima della scossa rivoluzionaria i suoi entusiasti sostenitori si aspettavano da essa la soluzione a tutti i problemi più urgenti, ma anche più personali: il poeta senza vocazione credeva che dopo la rivoluzione avrebbe scritto rime sublimi, il pescatore sfortunato confidava di sostituire con triglie gagliarde le scarpe sfondate che normalmente rimanevano impigliate nella sua rete e il marito terrorizzato dalla mancanza di attrattive della moglie sognava di vederla trasformata in Cindy Crawford….Com’è naturale, il processo rivoluzionario provocò dei cambiamenti, ma non esattamente quelli, e per questo nacque la « delusione » nei confronti del suddetto capovolgimento storico”  ( F. Savater ).

Prendendo spunto da questo passo provo a dire come la penso e cosa vorrei che il PD dicesse.

E per tranquillizzare quanti vedono nel PD il male assoluto dico subito , così come ho detto a Maria Teresa Collica che il sostegno alla sua Sindacatura ( eravamo al ballottaggio) era ( e rimane ) incondizionato.

Mi si dirà perché? Perché se il PD è portatore di consenso verso un sindaco non può legittimamente chiedere di essere rappresentato in tutte le manifestazioni successive a partire dalla Giunta? D’altronte la Giunta della Collica non segue un ordine strettamente lottizzato? Non è presente forse il PRC, Sel, Idv, Città aperta?

Rispondo perché il PD deve anche svolgere una funzione pedagogica verso coloro che impregnati di populismo vedono nei partiti solo il male.

Rispondo perché il PD deve accettare la sfida del futuro e noi dobbiamo fare del nostro meglio per renderlo migliore di quanto sia il presente.

Rispondo che sappiamo bene che nessuno di noi è “partitocratico” nel senso che l’avere una tessera in tasca non ha significato e non significa avere avuto attraverso il partito o l’associazione o i clubs esclusivi dei vantaggi personali: magari queste cose le leggiamo sui giornali, magari di queste cose si sono macchiati altri.

Rispondo che ho la coscienza integra, certo avrò fatto errori, probabilmente tanti, ma ho la coscienza integra.

Rispondo che nei tempi più bui di questa città noi c’eravamo ed in grosse difficoltà abbiamo tenuto alta la bandiera della legalità e della buona politica oltre naturalmente i valori inderogabili della sinistra.

Nel compimento del proprio ruolo il PD credo debba seguire questa filosofia, nonostante tutto.

La politica il PD la deve pensare responsabilmente credendo che esiste un limite nel campo del realizzabile.

La politica il PD la deve pensare dal proprio angolo di visione puntando il faro sui temi ed i valori della propria natura.

La politica il PD la deve sempre concepire come strumento per raggiungere il modello di città che pensa.

La sfida positiva che il PD è chiamato ad accettare non è entrare-non entrare in Giunta, nello staff ecc…

La sfida positiva che il PD è chiamato ad accettare è quella della progettualità, della proposta perché dietro la convinzione che la rivoluzione è la panacea di tutti i mali sta in agguato la delusione e quanti stanno lì pronti a dire “l’avevo detto”.

Responsabilmente vorrei che il PD si mettesse sulle spalle il futuro della città.

E dovremmo farlo nell’accezione di nuovo che viene dai fans della Collica senza sedie e posti al sole.

La progettualità ed il confronto daranno il vero senso al termine “nuovo” tenendo fede ai valori della sinistra.

Pippo Biondo

La nostra agorà – Gianni Cuperlo

“State attenti: la nave è in mano ormai al cuoco di bordo e le parole che trasmette il megafono del comandante non riguardano più la rotta ma che cosa si mangerà domani”. Queste parole, scritte più di un secolo e mezzo fa da Soren Kierkegaard, mi pare dicano piuttosto bene il grande pericolo, non ancora scampato, corso dalla politica (non solo italiana) negli ultimi vent’anni. Alcuni, prendendo a prestito il vocabolario della finanza, parlano di shortermismo per significare l’accorciarsi temporale e spaziale delle scelte, l’incapacità di pensare in termini di medio-lungo periodo, la ristrettezza degli orizzonti, il prosciugarsi del pensiero che hanno caratterizzato la lunga stagione dell’egemonia economico-finanziaria.

Siamo chiari: “che cosa si mangerà domani” è tema non secondario e non trascurabile, tanto più nel pieno di una crisi senza precedenti, che ha già dissestato la vita di milioni di persone e, insieme, le forme della democrazia. Che è riuscita a scardinare sovranità, equilibri e ordinamenti di una realtà storica come l’Europa, e più in generale dell’Occidente.

Ed è precisamente perché cogliamo la profondità di questa crisi, ben oltre e al di là di come, ancora oggi, in tanti ce la raccontano, che decidiamo di partire da qui.

Dal fatto che, una volta smarrita la rotta, presto o tardi, non ci sarà più niente da mangiare (e non solo in senso metaforico).
Siamo di fronte a quella che un tempo avremmo chiamato una “transizione di egemonia”, una fase delicata (come sospesa tra il “non più” e il “non ancora”) in cui s’incastrano le spinte più pericolose: il riarmo dei nazionalismi, o populismi di diversa estrazione, ma che piegano sempre sul fianco destro. In qualche modo la stessa utopia di un’Europa integrata, non solo nella moneta, oggi sembra chiusa dentro questa morsa. Una situazione drammatica che chiede alla politica di gestire l’emergenza (dagli spread al debito, alle strategie anti-cicliche), ma anche di costruire un pensiero, in larga parte originale, che faccia da cornice a un nuovo modello per lo sviluppo di domani.

Messa così in alto, è chiaro che sarà impossibile saltare l’asticella da soli.

Ecco perché la cultura, i saperi – in particolare quelli diversi dall’economia – non possono sottrarsi alla responsabilità di assumere una parte importante della fatica nell’immaginare una via di uscita possibile.

Questa è la prova del nostro tempo. Questo il compito delle classi dirigenti, non solo nella politica. Ed è anche lo spirito che guida un partito come il nostro nel momento in cui si candida a condurre il paese fuori da quella che ormai, senza iperboli, possiamo ben chiamare decadenza. Direi che soprattutto per questa ragione abbiamo scelto un percorso non scontato: e a chi spingeva per un leader, un programma e un sistema di alleanze da decidere subito, abbiamo risposto che era giusto, invece, partire da una Carta d’intenti e da un’idea dell’Italia e della sua funzione in Europa. Il punto per noi è che quella Carta e quel progetto devono fondarsi su un corpo d’idee che non è interamente compreso dentro un solo partito, per grande che sia e che non è destinato ad accompagnare una sola stagione, seppure cruciale, come quella che si apre da qui alla prossima campagna elettorale. Sentiamo di dover incrociare una cittadinanza attiva, movimenti, competenze, senza le quali è letteralmente impossibile una ricostruzione dal basso. Questo mi pare il senso del progetto civico che abbiamo messo a base di un nuovo centrosinistra e di un’alleanza credibile con i moderati. Questo il senso del confronto cercato con le forze intellettuali – di cui l’incontro dello scorso 26 luglio è stato una tappa importante – alle quali non abbiamo chiesto di aderire a un disegno già scritto, ma di aiutarci a pensarlo nella consapevolezza che siamo davanti a una prova molto impegnativa. La risposta è stata per noi incoraggiante e, come credo dicano i testi qui pubblicati in anteprima, ricchissima di suggestioni e stimoli a proseguire in un cammino di lunga lena che, se non la rotta, sappia ritrovare almeno la voglia del mare.

Perchè?

Perchè la piazza è in rete, perchè quello che pensiamo e quello che pensate si condividono in rete, perchè il confronto viaggia in rete, perchè un Partito anche nella rete si deve misurare….. e perchè tante altre cose!!!!!

Le ultime amministrative a Barcellona hanno misurato anche il polso della rete, una larga fetta di giovani e meno giovani hanno appreso programmi o costruito programmi.

Il PD, progressista per natura, non può stare indietro, guardare le forme ed i metodi dei partiti del ‘900, deve INNOVARE, coniugando le nuove forme di comunicazione e confronto con le regole democratiche e di partecipazione del partito stesso.

Ci proviamo.

Fin qui era già in provetta questo sito per ragionarlo meglio ma quanto si è scatenato in questo fine settimana per un comunicato stampa sul ritardo con il quale l’Amministrazione sta procedendo nel presentare un ricorso contro l’applicabilità del Patto di Stabilità ci induce ad andare online….

Ci piace metterci in gioco e serenamente lo facciamo, in tanti post su Facebook ci sono ricostruzioni fantasiosi o parziali sulla vita politica ed amministrativa del paese e visto che dopo l’euforia del primo giorno di scuola, cioè la presenza con tifo da stadio il giorno dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale così come quella dell’Amministrazione, si è tornati in città a viverla e commentarla con i pochi elementi che a disposizione la politica stessa mette in circolo.

Quindi anche colpa nostra, corriamo ai ripari con queste pagine di questo sito, corriamo ai ripari togliendo l’alibi all’antipolitica.

 

Pippo Biondo

Articolo 24live.it sul voto al Bilancio da parte del PD

“Il bilancio di previsione dovrebbe essere uno strumento partecipato che permette alle Amministrazioni locali di gestire in maniera trasparente ed efficace i fondi a disposizione, facendo partecipare i cittadini alle decisioni di allocazione delle risorse. Così purtroppo non è stato”. Il consigliere del Pd Lorenzo Gitto, a nome del gruppo, pur votando il bilancio, ha espresso rammarico per i tempi di approvazione molto stretti, che hanno obbligato la maggior parte dei consiglieri ad assumere poche decisioni, che avessero l’efficacia di riportare, in meno di due mesi, il pareggio di bilancio. “Scelte e tempi determinati da fattori esterni ed interni – affermano – fanno sì che il bilancio, con tutti i sui allegati e atti propedeutici esterni, produca i suoi effetti di previsione solo su meno di due mesi. Nonostante ciò, abbiamo votato per l’approvazione per un atto di responsabilità, ma auspichiamo, che già da subito si possano approntare le iniziative, affinché già per l’anno 2013 possano essere riviste le decisioni, con le quali oggi mettiamo mano alle tasche dei cittadini. Pertanto, l’impegno di tutti e in primis della giunta municipale dovrà essere quello di ridurre l’Imu e l’Addizionale Comunale”.
I consiglieri del Pd esprimono amarezza per non aver potuto discutere e confrontarsi, a causa dei tempi ristretti: “Avremmo voluto ragionare, confrontarci, fare delle proposte sicuramente non a fine ottobre e non di corsa, con la preoccupazione di un Commissario.
Avremmo voluto il tempo necessario, per poter dire meglio la nostra su questo bilancio da proporre alla città, anche perché qui abbiamo in mano oltre 200 pagine che incidono inevitabilmente sulle tasche delle famiglie barcellonesi e ci riferiamo alle scelte dell’addizionale comunale Irpef, all’aumento dell’Imu per la seconda casa, per le tariffe sugli impianti sportivi. Avremmo voluto affrontare insieme e meglio lo stato “drammatico” dei conti dell’Ente che ha subito la scure del governo per la sanzione per lo sforamento del patto di stabilità, del mancato trasferimento dell’addizionale energia elettrica. A ciò si aggiunga anche il mancato rispetto dei parametri economici per l’anno 2010 che ha fatto rientrare il nostro Comune nell’applicazione delle previsioni quale “ente strutturalmente deficitario”, che ha comportato l’obbligo di porre a carico dei cittadini i quali usufruiscono dei servizi a domanda individuale della compartecipazione economica di almeno il 36%. In tal ottica si è dovuto provvedere a rimodulare le tariffe dei servizi. In riferimento dell’applicazione della sanzione per lo sforamento del patto di stabilità abbiamo proposto e suggerito all’amministrazione attiva, di proporre ricorso alla luce della sentenza di incostituzionalità del 9 agosto 2012 del decreto legislativo n. 118 del 2011. Su tale proposta avanza da Partito Democratico a tutt’oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta formale. Purtroppo, dobbiamo giudicare tale atteggiamento non in maniera positiva e, prendiamo atto, nostro malgrado, di qualche comportamento individuale poco collaborativo e molto poco costruttivo”.

Interpellanza IMU

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI BARCELLONA

INTERPELLANZA

Premesso che:

la CNA di Barcellona PG lancia un allarme sul tessuto economico della città, denunciando il senso di abbandono e sconforto che gli imprenditori stanno vivendo a causa della grave crisi economica che attraversa il paese ed ancor più accentuata dall’alluvione del Novembre scorso che ha devastato direttamente attività imprenditoriali ed indirettamente paralizzando ogni attività economica presente in città e dai proclami che ne sono seguiti e dall’assenza di “concreti” atti di sostegno;

 

Visto che

–          con l’Imposta Municipale Unica – IMU – vengono introdotte le nuove aliquote fissate da ciascun Comune, aumentando o diminuendo l’aliquota ordinaria come segue:

  • Prima casa aliquota ordinaria 0,4 % può essere aumentata o diminuita a discrezione di ogni Comune dello 0,2 %;
  • Altre proprietà l’aliquota è dello 0.76% e può essere aumentata o diminuita a discrezione di ogni comune dello 0,3%.

–          L’IMU è dovuta sia dai proprietari di immobili residenziali e non residenziali. Inoltre la prima casa, quella di abitazione, beneficia di una detrazione fissa di € 200,00, più € 50,00 per ciascun figlio  (fiscalmente a carico e fino a 26 anni di età ) sullo stato di famiglia.

 

Considerato che

–          I dati economici nazionali e locali confermano che la crisi economica continuerà a mettere in ginocchio il nostro territorio anche per tutto il 2012 ed i dati allarmanti sulla disoccupazione locale lo confermano;

–                      le varie manovre governative, sebbene necessarie ed inevitabili per evitare il default del paese Italia, hanno appesantito ed appesantiscono di nuove tasse ed imposte i cittadini e le imprese indebolendo la domanda;

–          a queste manovre si aggiungeranno quelle degli Enti Locali rischiando di aggravare una situazione già difficile, come già successo alla provinciale Regionale di Messina che ha aumentato l’ imposta sulla RCA auto al massimo dell’aliquota;

Ciò premesso e considerato,  i sottoscritti Consiglieri Comunali

Chiedono

– che l’Amministrazione Comunale attivi tutte le leve fiscali a disposizione per venire incontro ad una situazione eccezionale che non può essere scaricata tutta sulle imprese che corrono il concreto rischio di cessare ogni  attività mettendo a rischio la tenuta della coesione sociale;

 

– che, nelle iniziative da intraprendere per sostenere le attività imprenditoriali locali, già in sede di regolamentazione dell’Imposta Municipale Unica alle unità immobiliari possedute a titolo di proprietà e siano sedi di attività economiche e quindi considerati immobili strumentali, si applichi l’aliquota ridotta, consentendo di rimanere almeno in linea con quanto si pagava con la vecchia ICI senza rappresentare l’IMU un ulteriore aggravio di costi.

 

Barcellona P.G. ,lì  09/07/2012                                      I consiglieri comunali