Ero presente, ma ai margini, alla conferenza stampa della Sindaca Maria Teresa Collica, soprattutto per scelta, perché non volevo aggrapparmi a qualche frase estemporanea magari anche frutto di una riflessione sofferta e così non cedere anche a quella “fossa dei leoni” che i fans interessati vorrebbero vedere.
Sono tanti quelli che pensano che non ci possa essere un futuro senza i Nania, erano tanti anche quelli che pensavano così di Santalco.
Ma il futuro, la qualità del futuro è una possibilità.
Ero presente perché si è sollevato un polverone su un tema non all’ordine del giorno: dal circolo del PD che presiedo abbiamo criticato l’Amministrazione sul ritardo relativo al ricorso sul Patto di stabilità così come in Consiglio Comunale in sede di approvazione di bilancio i consiglieri comunali hanno criticato la metodologia con cui quelle 200 pagine di numeri, numeri implacabili per le tasche dei cittadini, sono giunte nella mani dei consiglieri non consentendogli di svolgere la legittima funzione democratica di controllo e proposta.
Ma di colpo si è scatenata una rincorsa giornalistica sul rimpasto amministrativo, mi è stato chiesto se esiste un comunicato ufficiale in tal senso e rispondo serenamente che non esiste.
Ma i fans ed il linguaggio veloce di internet ha trasformato la libera attività di un partito in una favola, tanto da costringere a chiarimenti.
La Sindaca ha fatto la sua parte: una conferenza stampa.
“Nella sua nota opera teatrale dal titolo Marat_Sade, Peter Weiss mette in bocca al marchese de Sade un commento ironico sulla delusione post-rivoluzionaria ….Dice il divino marchese che prima della scossa rivoluzionaria i suoi entusiasti sostenitori si aspettavano da essa la soluzione a tutti i problemi più urgenti, ma anche più personali: il poeta senza vocazione credeva che dopo la rivoluzione avrebbe scritto rime sublimi, il pescatore sfortunato confidava di sostituire con triglie gagliarde le scarpe sfondate che normalmente rimanevano impigliate nella sua rete e il marito terrorizzato dalla mancanza di attrattive della moglie sognava di vederla trasformata in Cindy Crawford….Com’è naturale, il processo rivoluzionario provocò dei cambiamenti, ma non esattamente quelli, e per questo nacque la « delusione » nei confronti del suddetto capovolgimento storico” ( F. Savater ).
Prendendo spunto da questo passo provo a dire come la penso e cosa vorrei che il PD dicesse.
E per tranquillizzare quanti vedono nel PD il male assoluto dico subito , così come ho detto a Maria Teresa Collica che il sostegno alla sua Sindacatura ( eravamo al ballottaggio) era ( e rimane ) incondizionato.
Mi si dirà perché? Perché se il PD è portatore di consenso verso un sindaco non può legittimamente chiedere di essere rappresentato in tutte le manifestazioni successive a partire dalla Giunta? D’altronte la Giunta della Collica non segue un ordine strettamente lottizzato? Non è presente forse il PRC, Sel, Idv, Città aperta?
Rispondo perché il PD deve anche svolgere una funzione pedagogica verso coloro che impregnati di populismo vedono nei partiti solo il male.
Rispondo perché il PD deve accettare la sfida del futuro e noi dobbiamo fare del nostro meglio per renderlo migliore di quanto sia il presente.
Rispondo che sappiamo bene che nessuno di noi è “partitocratico” nel senso che l’avere una tessera in tasca non ha significato e non significa avere avuto attraverso il partito o l’associazione o i clubs esclusivi dei vantaggi personali: magari queste cose le leggiamo sui giornali, magari di queste cose si sono macchiati altri.
Rispondo che ho la coscienza integra, certo avrò fatto errori, probabilmente tanti, ma ho la coscienza integra.
Rispondo che nei tempi più bui di questa città noi c’eravamo ed in grosse difficoltà abbiamo tenuto alta la bandiera della legalità e della buona politica oltre naturalmente i valori inderogabili della sinistra.
Nel compimento del proprio ruolo il PD credo debba seguire questa filosofia, nonostante tutto.
La politica il PD la deve pensare responsabilmente credendo che esiste un limite nel campo del realizzabile.
La politica il PD la deve pensare dal proprio angolo di visione puntando il faro sui temi ed i valori della propria natura.
La politica il PD la deve sempre concepire come strumento per raggiungere il modello di città che pensa.
La sfida positiva che il PD è chiamato ad accettare non è entrare-non entrare in Giunta, nello staff ecc…
La sfida positiva che il PD è chiamato ad accettare è quella della progettualità, della proposta perché dietro la convinzione che la rivoluzione è la panacea di tutti i mali sta in agguato la delusione e quanti stanno lì pronti a dire “l’avevo detto”.
Responsabilmente vorrei che il PD si mettesse sulle spalle il futuro della città.
E dovremmo farlo nell’accezione di nuovo che viene dai fans della Collica senza sedie e posti al sole.
La progettualità ed il confronto daranno il vero senso al termine “nuovo” tenendo fede ai valori della sinistra.
Pippo Biondo
