Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del dott. Nicola Gambadauro con la speranza di un dibattito vero che non alzi l’alibi del PD a caccia di poltrone ma che guardi alla trasparenza, alla meritocrazia ed alle pari opportunità verso tutti i cittadini.
Amici del PD, il partito è spesso oggetto di facili strumentalizzazioni o addirittura di scherno, da parte di semplici opinionisti indipendenti (?), così come da rappresentanti dell’attuale amministrazione, per questioni di assessorati, nomine ed incarichi vari. Gli stessi ritengono che il PD, non potendo godere di ‘privilegi’ (purtroppo si pensa che siano tali, visti i commenti), stia disperatamente digrignando i denti dalla rabbia. Da queste brutte ed improduttive rappresentazioni passiamo invece ad un’attenta analisi della situazione attuale e proviamo a disegnare metodi correttivi e quindi migliorativi. Potrebbe, anzi dovrebbe, essere uno dei punti fermi della prossima offerta politica del PD. Iniziamo, ad esempio, a prendere in considerazione le nomine per incarichi professionali per l’ente. Ad oggi, decine e decine di nomine per un valore totale di decine e decine di migliaia di euro. Il disappunto in effetti esiste, ed è proprio vero: la c…ittá è martoriata. Come è infatti possibile notare dalle delibere in albo pretorio non v’è stata alcuna riforma. Lo stile è sempre quello, quello delle giunte delle precedenti amministrazioni. E invece ci aspettavamo tutti delle immediate riforme. Queste, infatti, non richiedono tempi straordinari, qualche settimana al massimo, e non bisogna di certo attendere lo sblocco di fondi. Unico presupposto: avere le giuste motivazioni etico-politiche. Ci saremmo aspettati un moderno bando per la costituzione di graduatorie per la selezione dei professionisti fiduciari. Graduatorie di merito multiparametriche. È necessario sapere quali siano i professionisti interessati a lavorare per l’ente (non sono più accettabili nomine ‘regalo a sorpresa’ con i fondi pubblici). È necessario che i professionisti depositino presso gli uffici competenti dell’ente titoli comprovanti i requisiti generali e specifici, dichiarazioni di non incompatibilità generali e specifiche, dichiarazioni di non essere sottoposti a procedimenti od indagini giudiziarie. È necessario infine che le graduatorie siano trasparentemente aggiornate e facilmente consultabili. In questo modo l’ente acquisisce credibilità ed autorevolezza, è d’esempio per le comunità vicine e si oppone concretamente a vari tipi di malcostume. Riforme semplici e razionali, che coinvolgano la società nel suo insieme, utilizzando metodi democratici. Nicola Gambadauro