Ogni individuo è costretto a compiere continuamente delle scelte. La quotidianità ci impone decisioni a cui seguono conseguenze. Tante di queste afferiscono alla sfera privata, altre alla sfera pubblica. A secondo dei ruoli che si giocano sul palcoscenico della vita. Alcune di queste vengono compiute scientemente, altre come conseguenza di impulsi istintivi. Questo piccolo preambolo d’introduzione per raccontare le scelte dell’Amministrazione Comunale di Barcellona PG a proposito della Zona Franca Urbana. Quando nel maggio 2012 l’attuale Sindaco vince le elezioni comunali, non trovando traccia nel proprio programma elettorale, non sappiamo quanto conoscesse dell’iter progettuale della ZFU di Barcellona PG. Anche se, sempre richiamando le promesse programmatiche, attuando la “democrazia partecipativa” e, conseguentemente, convocando le associazioni di categoria che rappresentano gli attori economici della città, avrebbe avuto modo di avere subito contezza su progetti e sulle idee per avviare un serio sviluppo del territorio barcellonese. Comunque, ad ottobre 2012, prepotentemente, la Zona Franca Urbana arriva sui tavoli dell’Amministrazione Comunale, visto che viene disposto il finanziamento di tutte le proposte di ZFU e quindi anche di quelle che in prima istanza erano state ammesse ma non finanziate. Ed ancora ad Aprile 2013 ne vengono definiti condizioni, limiti, modalità e termini delle agevolazioni. Il silenzio si è protratto fino al 30 luglio 2013 quando finalmente viene convocato un incontro interlocutorio dal quale fare emergere anche le indicazioni in merito alla riserva di scopo ( cioè la destinazione del 30% delle risorse a determinate imprese o a sub porzioni della ZFU). Da quell’incontro sembrerebbe ( il condizionale è d’obbligo visto l’informalità del caso) che l’indicazione di questa riserva riguardasse proprio una sub porzione della ZFU e imprese operanti in settori che potessero essere causa di potenziali immissioni nocive. Nel frattempo il 6 settembre 2013 ad Erice alla presenza del Ministro Del Rio, dell’assessore Regionale Bianchi, della responsabile nazionale ANCI Micaela Fanelli si iniziava con i seminari informativi e con la cosiddetta “animazione territoriale” per consentire “scelte” ponderate alle imprese. Il 14 ottobre 2013 l’Amministrazione Comunale di Barcellona PG emana un invito per un incontro sulla presentazione di uno sportello informativo dedicato alla ZFU. A quell’incontro vengono sottolineati 2 ritardi sulla tabella di marcia: 1) l’assenza di “animazione territoriale”, la mancanza di informazioni, etc. 2) vista la localizzazione dell’area artigianale nella riserva di scopo il ritardo dell’emanazione del relativo bando per la concessione dei lotti ancora disponibili. Scelte. Abbiamo dovuto attendere l’emanazione del Bando sulla ZFU per risentire la voce dell’Amministrazione Comunale nel merito delle questioni sollevate: il 21 febbraio 2014 si delibera il Bando per l’assegnazione di 8 lotti liberi ed il 22 febbraio 2014 sulla stampa esce un comunicato dove si paventa, addirittura, di cambiare la perimetrazione della ZFU. Ripeto, scelte. Proprio quel 22 febbraio la CNA organizzava a Barcellona PG un incontro pubblico proprio sulla Zona Franca Urbana entrando nello specifico del bando, nelle agevolazioni possibili, nei termini e nella procedura. Nella sala non c’era neppure un rappresentante dell’Amministrazione. Eppure si è preferito un viaggio a Roma per sentirsi dire ……? http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810124&IdDett=46113 Anche questa una scelta. Quindi ad oggi nessun incontro informativo realizzato e un Bando per assegnazione dei lotti approvato in fretta e furia. Ma un’impresa che compie una scelta non può stare dietro questi tempi o dietro gli umori. Un’impresa deve ponderare per bene una propria scelta. Non sarebbe il caso, assodato che oramai coloro che si aggiudicheranno questi lotti non potranno usufruire delle agevolazioni previsti per le imprese che si trovano in ZFU e nello specifico nella sub-porzione che prevede una riserva di scopo ( il 22% delle risorse), considerato anche che per la concessione dei locali all’ex pescheria o all’ex stazione si sono previsti tempi più ampi, che il Bando per l’assegnazione dei lotti artigianali preveda dei termini più ampi dei 30 giorni previsti? Non sarebbe il caso che si attuasse quanto previsto nel Progetto di ZFU di Barcellona PG in merito all’informazione, al marketing territoriale e così via? Certo, in ritardo ma potrebbe evitare un pericoloso tilt del SUAP che pregiudicherebbe la richiesta stessa delle agevolazioni della zona Franca Urbana. Pippo Biondo
